Angela Gregorini
Origini e vissuti del Muharram nell’Islam sciita [Abstract]
La ta'ziye è la sola forma di teatro indigeno del mondo islamico. Le sue origini si fanno risalire alla tarda epoca safavide, quando dai rituali del compianto in onore di Husayn, nipote del Profeta, eroe dell’Islam, terzo ImÄm della ShÄ«'a, ucciso con i suoi a Kerbela nel 61/680, iniziarono a germinare forme sempre più spettacolari e drammatiche di commemorazione di quei tragici eventi.
A lasciare inestimabile testimonianza del vincolo che viene da allora a stringersi in Persia tra simbologia husainita, pratiche performative e identificazione comunitaria saranno i viaggiatori europei del XVII secolo: i primi a fissare vividamente attraverso lo “sguardo barocco” lo slittamento da rito a teatro della dolorosa festa per il Principe dei Martiri.
Si tenterà, nel breve intervento accompagnato dalla visione di filmati, di restituire alcuni dei nodi performativi, culturali e simbolici che segnano la dimensione rituale, che sostanziano la valenza identitaria delle cerimonie del Moharram: simbolo perfetto, perenne e dinamico al contempo, della “più concentrata e accentuata religione del lamento”.